ROMA. "Il trend dei contagi dopo le riapertura del 4 maggio è in costante calo, dalla Lombardia alla Sicilia. La strategia è stata ed è quella giusta. E ci dà fiducia in vista delle decisioni che saremo chiamati ad adottare nelle prossime settimane". Così il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha aperto la sua prima conferenza stampa post lockdown.
"Colgo un rinnovato entusiasmo. Nelle nostre strade c'è grande attenzione per la socialità ritrovata. Ci meritiamo il sorriso e l'allegria ma è bene ricordare sempre se siamo in questa condizione è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo: facciamo attenzione. Le uniche misure a cui affidiamo il contrasto del virus sono il distanziamento e l'uso delle mascherine, laddove necessario". Perché, sostiene il premier, "dire che il contagio è scomparso è una grave leggerezza".
Dati confortanti, quindi. Ma ci sono i cocci del Paese da rimettere insieme. "Ora l'emergenza sanitaria è alle spalle, c'è da affrontare quella economico-sociale. In tre mesi abbiamo stanziato 80 miliardi, fondi di tre manovre di bilancio. Ci rendiamo conto dei ritardi, ma abbiamo fatto i conti con un apparato statuale che non era pronto. Ho chiesto già scusa", ha aggiunto Conte. "Ma queste misure sono solo l'inizio di un percorso di rilancio dell'intero Paese. Penso al settore della manifattura, del turismo, dello spettacolo, solo per citarne alcuni. Dobbiamo tornare a intervenire con nuove misure più efficaci. Questa crisi deve anche essere l'occasione per rifondare il Paese: dovrà essere un nuovo inizio. Abbiamo il dovere di agire nel segno della condivisione, della serietà e dell'impegno che caratterizzo lo spirito dei nostri padri e dei nostri nonni".
Come? Con i soldi che arriveranno dall'Europa attraverso il recovery fund, circa 750 miliardi che saranno messi a disposizione degli Stati colpiti dall'epidemia.
"Sul progetto di Paese sul quale lavoreremo si misurerà la forza del sistema Italia: abbiamo già iniziato a lavorare su questo piano di rinascita". E Conte parla di riforma tecnologica, di quella della giustizia, della necessità di puntare sulla scuola, di riorganizzazione del sistema fiscale". Insomma, un progetto di "rinascita dell'Italia. Per questo convocherò a Palazzo Chigi, in questa settimana, tutti gli attori".