ROMA. "Calma e gesso con la caccia al turista. Tutti vogliamo che ripartano le attività economiche. Ma non si può essere irresponsabili e dire 'venite qui, chiunque voi siate e qualunque cosa facciate'". A bacchettare i governatori che hanno fretta di rimettere in moto il turismo è il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, che, intervistato dal Corriere della Sera, fa il punto della situazione su spostamenti tra Regioni e riaperture dei confini dal 3 giugno.
"Non bisogna farsi prendere la mano buttando via i sacrifici di questi tre mesi, costati centinaia di miliardi - dice Boccia - Nessuno può pensare di prediligere il marketing della sua regione alla sicurezza. Serve tanta prudenza, non facciamo finta che siamo tornati alla normalità".
Il ministro ha mostrato la sua contrarietà all'idea del passaporto sanitario richiesto da alcune Regioni - tra cui la Sardegna - per poter accogliere i turisti: “È una sciocchezza, se esistesse lo avremmo tutti in tasca”.
E sugli spostamenti tra Regioni ha detto: "L'idea sarebbe aprire tutto il Paese, ma prima di decidere vedremo i dati del monitoraggio. Sarà possibile se tutte le Regioni presenteranno un basso rischio, altrimenti sarà inevitabile ipotizzare riaperture graduali”.