CAGLIARI. Rimborso o voucher? Queste, prima che il Decreto Cura Italia diventasse legge, le alternative per chi, dopo aver comprato un biglietto aereo con largo anticipo, si trova costretto a restare a casa per colpa del coronavirus. Così sono fioccate le chiamate di chi, prenotazione alla mano, chiede che fine faranno i suoi soldi. Dall’altra parte del telefono l’unica risposta che è arrivata è stata: “Può avere un voucher della durata di 12 mesi”. Solo Ryanair ha restituito il denaro.
Tante le segnalazioni all’Adoc (Associazione difesa e orientamento dei consumatori) nella sede cagliaritana di via Mentana 41. La risposta?: “Il consumatore deve ricevere il rimborso”, dice il vicepresidente regionale Andrea Falchi, “il costo dell'impatto dell'epidemia sul turismo non deve essere a carico del consumatore, se ne deve fare carico il Governo". I sardi però vogliono ricevere i rimborsi per spendere i soldi nelle strutture dell’Isola. “C’è anche un aspetto legato alla solidarietà da parte dei turisti sardi”, dice Falchi, “chi non potrà andare "fuori" ha necessità di avere a disposizione le risorse per investire su una vacanza nelle strutture dell'Isola":