CAGLIARI. Non è bastata l'emergenza sanitaria per fermare i truffatori, anche nel Cagliaritano. La polizia ha scoperto che, nel periodo del lockdown, sono state messe a segno diverse truffe seriali a Quartu, Selargius e Quartucciu, ai danni di macellerie ma anche di altri negozi di generi alimentari e di beni di prima necessità.
Il raggiro partiva con una chiamata, al numero fisso del negozio: l’interlocutore, spacciandosi per il titolare di un altro esercizio commerciale a cui invece era stata imposta la chiusura, preannunciava l’arrivo di un corriere per la consegna di un pacco con diversi beni. Per ritirare il pacco era necessario però pagare una somma di denaro da anticipare per conto del presunto vicino. Poco dopo, effettivamente, arrivava la chiamata del corriere che si presentava col plico e, una volta conquistata la fiducia del commerciante, ritirava i soldi e se ne andava. In questo caso il truffatore è riuscito ad approfittare della buona fede della vittima, principalmente della sua sensibilità nei rapporti di reciproca fiducia e di solidarietà tra esercenti, amplificati in una particolare situazione di diffusa e generale difficoltà. L’autore di questa truffa, individuato e denunciato dagli agenti, è un pregiudicato di Sinnai.
Ma non è stata l'unica truffa organizzata nel corso di questa emergenza. Alcuni pregiudicati di Quartu, infatti, hanno architettano un altro raggiro sulle consegne a domicilio: contattavano i ristoratori della Città Metropolitana per ordinare pasti particolarmente ricchi e costosi, spesso a base di crostacei e altre prelibatezze, accompagnate da vini sofisticati. Al momento della consegna a casa gli autori pretendevano che il pagamento, solitamente per diverse centinaia di euro, avvenisse con l’uso del bancomat o carta di credito e approfittando della prevedibile indisponibilità sul posto del Pos, dopo aver preso i pasti, invitavano l'addetto alla consegna a ritornare con il dispositivo per effettuare la transazione. In realtà il pagamento non avverrà mai e gli stessi autori negheranno di aver mai ordinato e tantomeno ritirato il cibo.