CAGLIARI. Mater Olbia, Policlinico sassarese e Policlinico Cittò di Quartu: sono le cliniche private che la Regione ha individuato come strutture di supporto per l'emergenza Covid-19 in Sardegna. I termini dell'accordo sono contenuti in una delibera di giunta. Si legge che per un posto letto in degenza ordinaria Ats verserà 250 euro al giorno, 38 per un posto letto in terapia sub-intensiva e 900 (sempre al giorno) per un ricovero in terapia intensiva.
"L'accesso dei pazienti Covid-19 alle strutture di completamento privato", si legge nel documento approvato su proposta dell'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, "avviene esclusivamente su invio o comunque su autorizzazione delle strutture pubbliche". L'Ats, è previsto, "procederà al pagamento delle prestazioni erogate da ciascuna struttura in misura pari ad un dodicesimo del budget alla stessa assegnato per l'acquisto delle prestazioni ospedaliere. Qualora quest'ultimo non fosse capiente per coprire tutta la produzione, la parte restante sarà retribuita in deroga al tetto di spesa regionale attingendo dai fondi per l'emergenza Covid-19 stanziati dalla Regione".
La Regione pare pagare meno di quanto chiesto dalle strutture: "L'assessore", si legge ancora nella delibera, "precisa che le tariffe giornaliere suindicate sono state determinate modificando la proposta tariffaria presentata dai privati accreditati. Sono stati infatti considerati i rimborsi previsti nell'attuale nomenclatore regionale per i DRG medici dei ricoveri ordinari per le malattie dell'apparato respiratorio, in rapporto alla durata media della degenza dei pazienti Covid-19, stimata in 10 giorni per la Terapia Intensiva, 12 giorni per la Terapia sub Intensiva e 14 giorni per la degenza ordinaria".
Nelle tariffe non è ricompreso il costo dei farmaci "per il trattamento dei pazienti Covid19, che pertanto dovranno essere rendicontati tramite la compilazione del flusso F, il cui disciplinare e tracciato sono reperibili sul sito tematico www.sardegnasalute.it, nell'area operatori alla voce “Flussi informativi sanitari”":
L'assessore prosegue: "Tenuto conto che la gravità dell'emergenza potrebbe comportare, senza il coinvolgimento delle strutture private, un intasamento particolarmente pesante da sostenere per il sistema sanitario regionale, considerato inoltre che l'eventuale requisizione delle strutture prevista dal D.L. n. 18/2020 comporterebbe considerevoli complessità organizzative, propone di riconoscere un finanziamento per funzione pari al 22% sulla tariffa per la terapia intensiva e del 30% sulla tariffa per la terapia sub intensiva".