CAGLIARI. Super lavoro per i volontari, nuovi poveri e aperture straordinarie alla Caritas di via Po a Cagliari. L'emergenza economica è l'altra faccia di quella sanitaria, e sta colpendo duro anche in città. Il centro diocesano in genere assiste 1500 famiglie. Adesso altre se ne sono aggiunte. Perché il virus colpisce i polmoni e, indirettamente, anche il portafogli di chi è costretto a stare a case e non lavorare. Ma pranzo e cena devono essere messi insieme. Di recente sono state assistite 100 famiglie, tra rom e filippini. Per cercare di dare risposte alle nuove esigenze il centro ora rimane aperto tre volte alla settimana (anziché due): il lunedì, il mercoledì e il giovedì. Rimane chiuso il reparto abbigliamento. I volontari non bastano più: sono passati da 30 a 10 e sarebbe impossibile seguire tutti i reparti.
In questo periodo gli indigenti hanno bisogno soprattutto di beni di prima necessità. “Pasta, olio, pelati, formaggio grattugiato”, ha Antonello Atzeni, responsabile del centro diocesano, “aiutiamo tutti coloro che ne hanno bisogno”. “Le richieste d’aiuto sono aumentate”, ha aggiunto Don Marco Lai, “tra poco faremo una conta di quante persone in più abbiamo assistito”.