CAGLIARI. Alcuni sindacati lo avevano definito “il peggior contratto d’Italia e della storia del comparto” e, a quanto pare, non avevano tutti i torti. C’era un enorme pasticcio dietro l’ipotesi di contratto collettivo dei 6500 dipendenti regionali proposta dalla giunta regionale (l’organo di contrattazione della giunta regionale) e firmata a giugno da alcune organizzazioni sindacali, tra cui Fp-Cgil, Uil-Fpl, Saf e Sadirs. La firma di Cisl, Fendres-Safor e Siad, però, non c’era mai stata. E presto i “pasticci” del contratto sono usciti allo scoperto: la Corte dei Conti ha bloccato tutto e i sindacati dei lavoratori hanno denunciato alla sezione del lavoro il presidente della Regione Francesco Pigliaru. "Il rinnovo del contratto collettivo regionale risulta sottoscritto da una minoranza delle parti sociali e in assenza di una completa trattativa con le organizzazioni dissenzienti", denunciano i tre sindacati non firmatari. In sintesi: chi ha firmato non avrebbe la rappresentanza della maggioranza dei dipendenti. Come invece dovrebbe essere.
La decisione della Corte dei Conti - che risale alla fine di liglio - ha infatti paralizzato la proposta del Coran per il triennio 2016-2018 e i nuovi contratti di migliaia di dipendenti sono oggi “congelati”. E se qui siamo al cartellino giallo, con quelli dei dirigenti di Forestas diventa rosso. “Sono pervenute segnalazioni in merito a irregolarità procedurali che potrebbero inficiare la validità del contratto” - si legge nella delibera della Sezione del controllo per la Regione- “l’amministrazione regionale e il Coran forniscano chiarimenti in merito alla correttezza della procedura seguita per pervenire alla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo e al rispetto di tutte le relative fasi, con particolare riguardo alla regolare ammissione delle organizzazioni sindacali rappresentative a tutte le fasi della contrattazione che hanno condotto alla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo del 21 giugno 2017 all’esame di questa Corte”.
Un contratto fatto di “errori formali e sostanziali”, quello per tutti i diendenti,. secondo quanto denunciato dal Siad (Sindacato Autonomo Dipendenti della Regione), che ora mette in grave crisi migliaia di dipendenti regionali: così arriva ad agosto la richiesta ufficiale dei tre sindacati non firmatari (Cisl-Fp, Fendres-Safor e Said) alla Giunta Regionale di una “convocazione informativa relativa alle conseguenze e iniziative successive alle decisioni della Corte dei Conti”. Ma dalla giunta nessuna risposta. E intanto oltre 6500 dipendenti devono fare i conti con la sospensione del loro contratto. Mentre la partita si è spostata in tribunale: i sindacati ribelli si sono affidati all'avvocato Giuseppe Curreli, che ha denunciato il governatore per comportaento antisindacale. I tavoli sono aperti, come lo scontro. Duro.