BARISARDO. L’allarme Lingua Blu è tornato in Sardegna. Pochi giorni fa sessanta pecore, in due allevamenti di Barisardo, sono state trovate positive al virus. Un focolaio che ha messo in allarme l’assessorato regionale alla Sanità e i servizi veterinari. E nel mondo delle campagne ogliastrine è esplosa l’agitazione.
Ma la Regione è pronta a mettere in atto tutte le attività necessarie per contrastare la malattia: da domani si procederà infatti a vaccinare gli ovini che si trovano oltre il raggio di 20 km dal focolaio, con l’apporto di veterinari provenienti da diversi dipartimenti di prevenzione regionali. Il vaccino sarà riservato al sierotipo 4, che, secondo quanto dichiarato durante l’incontro tecnico fra i responsabili dei servizi veterinari e i rappresentanti del Ministero della salute, del Centro nazionale di referenza per la blue tongue, dell’Assessorato regionale della Sanità, dell’Azienda per la Tutela della Salute e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, è l’agente eziologico che ha provocato i casi di lingua blu a Barisardo e in altre zone della Bassa Ogliastra.
Ciò consentirà di creare una zona cuscinetto di protezione dal virus con l’obiettivo di evitare la diffusione della malattia ad altri territori a rischio dell’Isola.
Inoltre nei giorni successivi s’interverrà anche all’interno dei 20 km di raggio dal focolaio, con un particolare protocollo vaccinale, da condividere con gli allevatori. La Regione Sardegna dispone già delle dosi di vaccino necessarie per attuare tali attività di contrasto della malattia, avendole acquistate nei mesi scorsi.