CAGLIARI. Hanno spento insegne e vetrine in segno di protesta: i commercianti di via della Pineta dicono no alla realizzazione della pista ciclabile. Un'opera che la giunta Truzzu ha ereditato dalla precedente amministrazione, impossibile da bloccare pena il pagamento di penali e l'aprirsi di contenziosi giudiziari. In via della Pineta, via Romagna e via Pessina sono gli ultimi tratti riservati alle bici che hanno suscitato le polemiche. Ora in via della Pineta il timore è che il tracciato per le due ruote tagli il numero dei parcheggi con il conseguente paventato calo dei clienti.
"Ho scoperto la buona notizia sui social", ha spiegato Mirco Lai, proprietario dell'officina Pit stop, "buona notizia per i ciclisti, forse. Ma per noi commercianti no. In un periodo di crisi come questo, una pista ciclabile rischia di essere il k.o. definitivo".
I negozianti hanno deciso di fare fronte comune. La loro controproposta? Niente piste, ma limite di velocità più basso e segnali luminosi. "Ogni volta che attraverso la strada rischio la pelle", ha raccontato Maura Limongelli, proprietaria del negozio Naif, la gioia di creare, "con una petizione stiamo cercando di abbassare il limite di velocità di via della Pineta a 30 chilometri orari, magari con le strisce ben illuminate".
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