CAGLIARI. La garza c'era. Ma era di quelle emostatiche, assorbibili, che si lasciano nel corpo del paziente dopo un intervento chirurgico. Non sarebbe quindi questa la causa della morte di Natalina Pili, 68 anni, sulla quale la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il primo verdetto, al quale dovrà seguire un più approfondito esame istologico, è arrivato dall'autopsia effettuata oggi dal medico legale Nicola Lenigno, incaricato dal pm Rossella Spano che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
La donna, ricoverata al Businco. la settimana scorsa aveva subito un intervento chirurgico al torace. L'intervento sembrava riuscito ma due giorni dopo il suo cuore ha smesso di battere. La direzione sanitaria dell'ospedale aveva disposto un accertamento autoptico, per risalire alle cause: durante i controlli, effettuati al Brotzu, gli anatomopatologi hanno trovato quella garza. I familiari hanno voluto vederci chiaro e hanno presentato un esposto. Da qui l'inchiesta della Procura, che deve accertare se ci sia stata o no una colpa medica. Le prime risultanze degli esami effettuati dagli specialisti sembrano escludere l'ipotesi: Natalina Pili potrebbe aver lasciato i suoi cari per altre cause.
Morta dopo l'intervento al Businco, l'autopsia "assolve" la garza lasciata nel torace
- Redazione
- News