CAGLIARI. “La chiesa di Cagliari, è ricca, ha tante tradizioni, tanti sacerdoti, e ha una disponibilità ad andare incontro agli uomini più bisognosi. La città è fantastica, il mio primo impegno è quello di conoscere e incontrare le persone”. Parole di Giuseppe Baturi, neoarcivescovo di Cagliari che il 16 novembre scorso ha preso il posto di Arrigo Miglio, che si è dimesso dopo aver raggiunto i limiti di età. Classe 1964, Baturi, nato a Catania, ha preso possesso della diocesi metropolitana domenica, durante la cerimonia di ordinazione alla basilica di Bonaria. La prima messa si è tenuta lunedì, quando il neoarcivescovo ha celebrato la prima messa pontificale capitolare.
Da quel giorno sono iniziati gli incontri, oggi quello con la stampa. Il primo impegno di Baturi? “Conoscere e incontrare le persone, in questo modo si capisce quale può essere il contributo che si può dare”. Pochi giorni in città, ma Baturi si è già fatto una sua idea di Cagliari: "Fantastica, ordinata, pulita, silenziosa, mette assieme queste ricchezze e anche qualche problema, ma vive tanta gente buona, ed è su questa bontà che bisogna far perno”. Le celebrazioni religiose muovono sempre di più i passi verso una messa in sardo, Baturi ne è già a conoscenza. “Vediamo a che punto sono le pratiche, so che c’è stato un lavoro nel passato, ci sono delle riflessioni in corso e sono stati interpellati i livelli istituzionalmente competenti”. Ai cagliaritani dice:” Sono contento di essere qui, di incontrarvi, e di fare un lungo pezzo di strada insieme”.