CAGLIARI. Non c'è nemmeno più la bandiera tricolore nell'asta all'ingresso. Oltre 22 mila metri quadrati (22.456 per la precisione), un valore stimato nel 2006 di 7 milioni e 852 mila euro, sul mare. Semi abbandonata - o sotto utilizzata, di certo - la caserma Ederle di Calamosca. Nel 2006 era stata dichiarata dal ministero della Difesa "dismissibile previa riallocazione" delle funzioni che svolgeva. C'erano l'ufficio amministrativo del comando regionale militare, qualche addetto amministrativo, ancora gli uffici del centro reclutamento della ferma permanente. Adesso, stando a quanto si sa in Regione, quell'immenso immobile viene utilizzato solo come deposito per i documenti che riguardano coloro che hanno fatto le visite di leva per l'Esercito.
Il decreto del ministero che pone i vincoli sulla Ederle
Basta andarci: tutto sbarrato, non si muove foglia. Si sente solo il rumore dei condizionatori che danno refrigerio a uno dei proprietari delle sei auto parcheggiate all'interno. Le mura sono scrostate, nei giardini crescono le sterpaglie. I cartelli che indicano la zona militare sono attaccati anche a transenne che dovrebbero imedire il passaggio nie sentieri intorno. La garitta è vuota, desolatamente. La sorveglianza armata è solo un ricordo. Come le file di diciassettenni costretti a presentarsi a ondate per sostenerci le visite di leva, quando il servizio militare era obbligatorio. Davvero questo è l'unico utilizzo per un bene di pregio, sul mare, in una città di mare, in un angolo di mare meraviglioso come Calamosca? Pare uno spreco. Una servitù militare, che non funziona.
Ma qualunque operazione futura sull'immobile deve fare i conti con un documento ormai vecchio di tre anni, che non ha ricevuto alcuna pubblicità: il ministero dei Beni culturali l'11 settembre 2014 ha dichiarato la Caserma Ederle "bene di interesse storico, artistico e culturale". Ci ha messo il vincolo: significa che poco o niente ci si potrà fare. O quantomeno che le pastoie saranno strette. Molto strette. Il rischio è che vada a finire come la palazzina che ospitava gli alloggi degli ufficiali, lì davanti: passata alla Regione da 11 anni è murata e abbandonata. O quasi, visto che nel giardino qualcuno ha piazzato un tavolino, delle sedie e dei fiori: qualcuno se la gode. Non i cagliaritani.