CAGLIARI. "Cagliari si può trasformare in un polo del turismo nautico di lusso e arrivare a un fatturato di oltre 500milioni di euro all’anno”. Lo ha detto Fulvio Luise, presidente Sardinia Yacht Services del Gruppo Luise, durante l’appuntamento organizzato dall’Associazione Agenti Marittimi della Sardegna.
Numeri alla mano, Luise spiega quale è stata la crescita di yacht dai 35 ai 150 metri a Cagliari dal 2017 ad oggi. “Siamo passati dai 64 del 2017 ai 75 di oggi, ogni yacht di cento metri circa ha una spesa di 500mila euro al mese, stiamo parlando di alberghi da 5, 6 o 7 stelle che stanno sull’acqua”. Per questo, secondo Luise, Cagliari si può trasformare in una nuova Palma di Majorca, dove lo yachting è vivo tutto l’anno. “Le infrastrutture sono potenzialmente ottime, c’è bisogno di fare riconversione, è necessario che le autorità reagiscano in materia appropriata per cogliere le opportunità”.
Durante l’incontro, dal titolo: “Golfo degli Angeli…non dei fantasmi”, per fare il punto sul futuro del Golfo che si affaccia su Cagliari e Sarroch, il numero uno dell’associazione agenti marittimi della Sardegna, Giancarlo Acciaro, ha voluto spiegare cosa si può fare per avviare iniziative di rilancio in materia di attività portuale. “Dare servizi, dobbiamo fare in modo che tutto il customer marittimo sia coeso per offrire i prezzi più competitivi, quindi zona franca, che ci può portare ad attirare clienti e chiediamo che vengano accelerati i tempi dato che al momento sono sospesi”. Secondo Acciaro è necessario anche attivare le zes. “Consentono l’abbattimento di alcuni dazi, abbiamo due porti, bisogna utilizzarli entrambi, il porto canale che è un porto industriale, deve essere utilizzato per le merci, ci deve essere un retroporto, ovvero produttori di sistemi industriali”. Intanto i passeggeri al porto di Cagliari calano. Massimo Deiana, presidente dell’Autorità Portuale di Sardegna ha proiettato i numeri: -3,5 per cento dal 2016 al 2018 se si contano i passeggeri, segno più per le crociere, 52,9 per cento. E ancora: merci varie in contenitori crollano registrando un -62, 1 per cento.