ORISTANO. Circa mille ettari di macchia mediterranea e pascolo inceneriti in una sola notte. È questo il primo bilancio degli incendi che hanno colpito il territorio di Bosa e quello di Arborea, minacciando case e strutture ricettive, evacuate per precauzione. L'emergenza sembra essere alle spalle: lo scirocco, che ha reso difficili le operazioni di spegnimento, continua a soffiare forte. E si spera nella pioggia per dissetare aree secche, troppo, in questa fine di ottobre. "Una perdita ambientale immensa", ha commentato il sindaco di Arborea Manuela Pintus, che per tutta la notte ha seguito gli interventi di soccorso. Gli ospiti dell'Horse County hanno trascorso la notte nel palazzetto di Arborea, mentre le strutture ricettive sono state salvate dal grande impegno delle squadre di protezione civile e Forestale.
LA REGIONE. Questa mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, dopo una visita alla Sala operativa regionale, che coordina la macchina antincendi, ha effettuato un sopralluogo nella pineta litoranea di Arborea, dove, durante la notte, oltre che nel territorio di Bosa, sono divampati alcuni incendi: nei due comuni sono stati impegnati rispettivamente 65 e 74 uomini, 7 e 6 autobotti, 17 e 29 pick-up di Corpo forestale, Forestas e Vigili del fuoco, oltre a due elicotteri ed a due canadair.
"La campagna antincendi estiva è terminata e l’apparato di lotta è stato recentemente diminuito, ma non certo smantellato – ha sottolineato l’assessore Lampis - Prova ne sia che sono ancora operativi due elicotteri della flotta regionale. La diminuzione dello schieramento, inoltre, era stata dettata anche dalle condizioni meteorologiche, che poi hanno subito una modifica negli ultimi dieci giorni. Comunque, nonostante l’ora notturna di propagazione degli incendi, la risposta è stata efficace ed immediata con uomini e mezzi presenti sul campo".
L'esponente della Giunta Solinas si è anche complimentato con il Comune di Arborea per essersi dotato tempestivamente del Piano di Protezione civile che prevede il 'rischio incendio di interfaccia': "Essenziale nelle operazioni di evacuazione", ha sottolineato Lampis.