CAGLIARI. Nel sud Sardegna si muore più che altrove sulle strade. Meglio: il numero di vittime di incidenti stradali, in assoluto, non è ai vertici della classifica nazionale ma il tasso di mortalità sì. Significa che è maggiore la percentuale dell'esito letale. A rivelarlo è il dossier dell'Aci, automobile club Italia, sulla base dei dati Istat. La rilevazione è riferita al 2018. Nel sud della Isola si sono registrati 6,5 morti ogni 100 incidenti. Una maglia nera, seguita in questa classifica negativa da Vibo Valentia (6,2), Vercelli (6), Benevento (5,3) e Catanzaro (5,1).
Secondo il rapporto in Italia nel 2018 sulle strade italiane si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno. Il numero maggiore di vittime della strada è detenuto dalla provincia di Genova, ma in questo caso la drammatica classifica è influenzata dalla tragedia del Ponte Morandi, dove il 14 agosto persero la vita 43 persone. Il maggiore incremento rispetto all'anno precedente si è registrato a Bari (più 24 vittime) e Brescia (più 22).
La Sardegna rientra nella classifica anche con Oristano: con una media di 4 vittime ogni 100 incidenti la provincia è a oltre il doppio della media nazionale. Lontana, comunque, dal dato del Sud Sardegna. Un territorio con le strade disseminate di croci.
Tasso di incidenti mortali, nel sud della Sardegna le strade più insanguinate d'Italia
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