Importante operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Cagliari, che hanno sequestrato quasi 50 chili di droga (tra marijuana, cocaina e hashish), armi e circa 30 mila euro in contanti. In manette sono finiti Giovanni Meloni, 45 anni di Gergei, pizzaiolo con precedenti, e Roberto Nairi, 52 anni di Cagliari.
Tutto è nato da una semplice perquisizione avviata nella mattina di venerdì nell’appartamento di Meloni a Pirri, dove i militari, coordinati dal colonnello Ivan Giorno, hanno rinvenuto uno zaino contenente circa 500 grammi di cocaina e 250 di hashish. Dopo aver approfondito i controlli, è risultato che Meloni fosse proprietario di un terreno agricolo nella zona di Flumini, all’interno del quale sono state ritrovate nove cisterne di plastica contenenti confezioni sottovuoto di infiorescenze di marijuana. Dopo aver trascorso l’intera giornata a setacciare (anche a mani nude e con una ruspa) il terreno, i militari hanno recuperato un totale di circa 48 chili di marijuana. Sempre nella proprietà di Meloni, all’interno di una roulotte, sono stati ritrovati anche quattro fucili ad aria compressa, due pistole e un revolver modificato mentre, sempre interrato, è stato recuperato anche un fucile calibro 12, risultato rubato nel 2015. Insieme ai fucili i militari hanno recuperato alcune scatole di munizioni (in totale circa 1.700) e alcuni candelotti di esplosivo da cava, ritrovamento che ha richiesto l’intervento degli artificieri. Inoltre sono stati sequestrati alcuni macchinari usati per il confezionamento e lo spaccio di stupefacenti (bilancini, macchina per contare i soldi, arnesi da taglio) e di oltre 20 mila euro in contanti.
Durante la perquisizione a casa di Nairi, cognato di Meloni, i carabinieri hanno ritrovato 6 mila euro in contanti, nascosti all’interno di un pianoforte verticale. Oltre al denaro, Nairi aveva in casa anche alcune dosi di marijuana e hashish, nascoste in mezzo alla spazzatura.
Alle operazioni hanno partecipato gli uomini del Nucleo investigativo e della Compagnia di Quartu Sant’Elena, oltre agli artificieri e ai Cacciatori di Sardegna. Per Meloni si sono aperti i cancelli cel carcere di Uta, mentre Nairi è stato trattenuto in caserma a Quartu in attesa del processo per direttissima.