CAGLIARI. "Ho fatto una pazzia, ma è stata una questione di cuore". Così Massimo Cellino commenta sul "Corriere della Sera" l'acquisto del Brescia per 6,5 milioni di euro dal patron uscente Marco Bonometti. Una cifra a cui, in caso di promozione in Serie A dopo la prossima stagione, andranno a sommarsi altri 3 milioni. Intervistato da Luca Bertelli, l'ex presidente del Cagliari dichiara entusiasta: "Arrivo per fare il calcio seriamente. Questa è una società che è sempre stata amica, a me serve entusiasmo per intraprendere nuove sfide". "Durante la trattativa - confessa - mi dicevano di stare attento, perché si tratta di una piazza esigente. Io cerco questo, la città ha grandi potenzialità".
E pensare che fino a qualche settimana fa Massimo Cellino era un passo dall'acquisto del Genoa. Ma la mole di debiti che gravava sulla società di Enrico Preziosi era troppo imponente persino al confronto con il tesoretto ricavato dalla cessione al 100 per cento del Leeds all'amico-socio Andrea Radrizzani: "Questo è un investimento che posso permettermi". Al centro del nuovo progetto di Cellino - secondo gli insegnamenti dell'amico di vecchia data Gino Corioni, storico patron delle Rondinelle scomparso un anno fa - lo stadio Rigamonti: "Senza un impianto adeguato, il calcio non può essere un business".