CAGLIARI. Il Pm della procura di Cagliari Enrico Lussu ha riaperto l'inchiesta sulla morte di Mattia Ennas, il giovane di Quartu che - stando alle prime ricostruzioni - all'alba del 25 agosto si sarebbe suicidato buttandosi dall'ultimo piano di un palazzo di via Binaghi a Mulinu Becciu. L'indagine aveva preso la strada del'archiviazione quando, secondo gli inquirenti, non erano emersi elementi che potessero escludere l'ipotesi del suicidio: il ragazzo aveva trascorso la serata in discoteca, aveva subito il furto di portafogli e cellulare. Poi, al rientro a casa, secondo quanto emerso, avrebbe deciso di togliersi la vita in una zona lontana dalla sua abitazione, in un palazzo dove apparentemente non conosceva nessuno. Era arrivato in via Binaghi in bus.
I genitori. dopo un primo momento di choc - avevano addirittura pensato di cremare il corpo di Mattia - si sono rivolti all'avvocato Gianfranco Piscitelli, che ha svolto delle indagini difensive. Troppi i punti oscuri in quella nottata conclusa con il dramma. Così la richiesta di proseguire le indagini, per cercare di fare luce su quello che può essere successo. "Massima fiducia nell'operato degli inquirenti", spiega ora il legale, dopo aver appreso della riapertura del fascicolo, "i genitori di Mattia chiedono solo che vengano escluse altre possibilità, oltre a quella del suicidio, per poter elaborare il lutto sapendo di non aver lasciato niente di intentato nella ricostruzione di quanto accaduto nelle ultime ore di vita del loro figlio". I familiari non si opporrebbero in alcun modo se dovesse essere decisa la riesumazione della salma.
Cagliari, misteriosa morte di Mattia Ennas: la Procura riapre l'inchiesta
- Redazione
- News