CAGLIARI. Liceo scientifico Alberti, una scuola a scadenza. L'istituto sul lungomare di viale Colombo a Cagliari ha appena ottenuto il rinnovo della concessione demaniale da parte dell'autorità portuale, proprietaria dei quattromila metri quadrati frequentati dagli studenti. Il canone? Poco più di novemila euro all'anno. Ma se questo è l'ordinario, nella delibera firmata dal dirigente dell'authority c'è un ulteriore passaggio: ok al rinnovo, si legge, ma è stabilito sin d'ora che il rappresentante legale dell'Alberti, quindi il dirigente scolastico, prende l'impegno di "liberare i beni demaniali occupati, anticipatamente rispetto alla scadenza, previo preavviso di almeno sei mesi, in caso di avvio degli interventi previsti dagli strumenti programmatori dell'ente".
Una postille necessaria perché l'area occupata dall'Alberti rientra in pieno nel piano di riqualificazione che è in corso di progettazione da parte di Autorità portuale, Camera di commercio, Comune e Regione: il punto di partenza è tutto il quartiere fieristico ma l'operazione immobiliare va fino a Su Siccu. Fino all'Alberti, appunto. L'accordo di programma è stato già firmato e gli uffici dei vari enti coinvolti non sono rimasti con le mani in mano. Tanto che ieri la giunta regionale, che ha un ruolo da protagonista nella vicenda, su proposta del presidente Christian Solinas, d’intesa con gli assessori degli Enti locali, Quirico Sanna, e del Turismo, Gianni Chessa, si legge in un comunicato di Villa Devoto, "ha approvato lo schema di accordo relativo al programma di riqualificazione e valorizzazione del compendio fieristico di Cagliari e ha deciso di istituire un nuovo tavolo tecnico di supporto alla revisione e realizzazione del programma".
Insomma, le pratiche vanno avanti. Cagliari si deve preparare a una rivoluzione urbanistica senza precedenti, quella della Fiera, della quale si parla da anni. Anche se sono poi sempre mancati gli atti concreti conseguenti. Questa sembra essere la volta buona. E anche l'affare, sembra buono.