LUNAMATRONA. Un appuntato dei carabinieri in servizio alla stazione di Lunamatrona, Massimo Masala, si è tolto la vita ieri sera sparandosi con la pistola d'ordinanza. Sgomento, in paese, dove Masala era molto conosciuto. Le ragioni del gesto potrebbero essere legate ad alcuni recenti problemi familiari. Ma, stando a quanto riporta la testata Riviera 24, il militare avrebbe lasciato una lettera di addio nella quale farebbe riferimento a un processo nel quale il 20 giugno è stato sentito come testimone. Stando a quanto trapela, avrebbe ammesso di non aver detto tutta la verità. 

Il procedimento penale è a carico di Gianfranco Cabiddu, marito dell’ex procuratore capo della Repubblica di Imperia Giuseppa Geremia e di David Egidi, ex maggiore dei carabinieri all’epoca dei fatti in servizio a Imperia. Nell'ambito del procedimento della sospensione della patente di Cabiddu, i due sono accusati di falso e abuso d'ufficio.  

I fatti risalgono al 2013: la patente di Cabiddu era stata sospesa: la Motorizzazione aveva inviato il provvedimento alla caserma di Lunamatrona, affinché venisse notificato. Ma nessuno aveva proceduto. Quella busta è rimasta ferma per mesi, fino a quando non è stata inviata a Imperia a febbraio dell'anno dopo. 

I giudici il 20 giugno hanno chiesto a Masala se conoscesse Cabiddu. La risposta, secondo le testate di Imperia: "Conosco Cabiddu per la sua carriera politica, così come lo conoscevano tutti. Dovevo procedere con la notifica, ma quando ho saputo che Cabiddu sarebbe dovuto venire in Sardegna per le festività natalizie, ho aspettato che arrivasse per rendere le cose più semplici. Ma in Sardegna quell’anno non è più venuto. Quando mi sono accorto che la notifica era sempre lì ho chiamato Cabiddu, dicendogli che dovevamo fargli una notifica urgente e lui mi ha chiesto di cosa si trattava". 

La sospensione della patente non era stata inserita nemmeno nello Sdi, il sistema d'indagine. Masala non ha saputo dire il motivo. 

Era atteso dai familiari, ma non è arrivato: ieri notte si è tolto la vita, forse schiacciato dagli eventi recenti.