CAGLIARI. Che il concerto di Vasco Rossi - tra navi personalizzate e mega palco - avrebbe portato a Cagliari decine di migliaia di persone in una botta sola c'era da aspettarselo. Così come era da prevedere anche che lo spazio adibito per gli spettacoli alla Fiera avrebbe dovuto adeguarsi, in un modo o nell'altro, alle norme di sicurezza per gestire numeri di persone forse mai viste finora in quell'area. E così, tra errori nell'aggiudicazione dei lavori e tempi che si sono fatti sempre più stretti, si è arrivati a ridosso della data del concerto con l'acqua alla gola: muri abbattuti, lavori ancora in corso e vie di fuga realizzate (con qualche perplessità sul posizionamento).
Tutto è partito dai varchi. Quelli che oggi si possono vedere sulla recinzione passando accanto alla Fiera, sul lato di viale Ferrara. Gli stessi che danno su un marciapiede largo 50 centimetri lungo il quale corre un guardrail. In teoria (e anche in pratica) necessari per la sicurezza degli spettatori radunati nell'area destinata al concerto, visto il numero di persone attese (circa 30mila a serata). A chiederne la realizzazione era stata in primis l'organizzazione del mega-live di Vasco e, di conseguenza, la commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli. Le nuove vie di fuga, in sostanza, erano necessarie: niente varchi uguale niente sicurezza, quindi niente concerto.
La macchina inizia a muoversi già ad aprile, ma tra un pasticcio e l'altro si arriva al 15 maggio, a poco più di un mese dalla prima data del concerto (18 giugno). Quel giorno l'ente Fiera (Centro Servizi per le imprese), ricevute le autorizzazioni dalla Camera di commercio e assegnato il progetto a un ingegnere esterno, fa partire la gara per l'aggiudicazione dei lavori. Nell'oggetto della delibera si parla di "affidamento dei lavori di manutenzione e adeguamento della recinzione del quartiere fieristico di Cagliari, mediante l’apertura di 8 varchi per le vie di esodo lungo via Pessagno". Il 31 maggio la gara viene finalmente aggiudicata alla ditta Sardinia Service di Monserrato. Il costo dei lavori? 28mila euro circa. Più i 1500 per l’applicazione delle misure di sicurezza. Un intervento costoso, insomma. Succede però che un errore blocca tutto: l'aggiudicazione viene annullata e poi riaggiudicata. E siamo già al 3 giugno, ad appena due settimane dal concerto.
Con il fiato sul collo per l'avvicinarsi dell'evento, quindi, si fanno i nuovi varchi come da ultimo progetto. Tutto sul lato che dà su viale Ferrara. Una volta buttati giù i muri, però, il dubbio sorge spontaneo: se le vie di fuga dovrebbero aprirsi su uno spazio aperto come mai quelli realizzati per il concertone di Vasco hanno invece un grosso guardrail a fare da ostacolo, proprio di fronte?