ROMA. Più telecamere, più agenti di polizia locale o compagne informative: sono queste le possibili destinazioni dei fondi che il ministero dell'Interno ha girato a tre comuni della Sardegna (Sassari, Quartu e Olbia) per cercare di contrastare l'utilizzo e spaccio di droghe diffuso tra gli studenti nell'ambito dell'operazione Scuole sicure. All'Isola andranno 121mila euro così ripartiti: Sassari (50.242,78); Quartu Sant’Elena (36.906,32) e Olbia (34.376,23).
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini spiega: “La droga è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente”. A proposito di Scuole Sicure, il ministro precisa: “Confermiamo l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole".
I comuni interessati dovranno presentare la richiesta di finanziamento alla Prefettura entro il prossimo 31 maggio.
Il contributo, che si compone di una quota fissa di 20.000 euro identica per tutti e di una quota variabile commisurata alla popolazione residente al 1° gennaio 2018 potrà essere destinato nel prossimo anno scolastico alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza; all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Salvini: "Lotta allo spaccio nelle scuole: ecco i soldi per Quartu, Sassari e Olbia"
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