CAGLIARI. Dopo il via alle richieste per il reddito di cittadinanza, arriva anche il bando per individuare la società di servizi che affiancherà l’Anpal nella selezione dei “navigator”, coloro che avranno il compito di seguire passo per passo i beneficiari del sussidio. Il governo si aspetta 60mila candidati per i seimila posti disponibili (300 in Sardegna), ma il piano di organizzazione sembra tutt'altro che chiaro.
Oltre ai mancati accordi tra Regioni e governo su assunzione e gestione di personale, non ci sarebbe alcuna direttiva per i centri per l'impiego sulle regole di ingaggio dei "trovatori di lavoro". "Sulla figura di navigator non ci sono regole chiare e questo andrà senza dubbio a interferire con la situazione di oggi, anche in Sardegna - ha detto Massimo Temussi, direttore dell'Aspal. E tra gli aspetti più preoccupanti spicca il problema della formazione di quelli che poi saranno a tutti gli effetti dei precari. "Per trattare con i beneficiari di questo sussidio - continua Temussi - c'è bisogno di professionalità, non è possibile si possano prendere carico di questo delle persone senza criteri professionali definiti e in poco tempo".