CAGLIARI. Potrebbe essere un batterio killer. O forse una conseguenza del riscaldamento dei mari. Certo è che nelle ultime settimane la moria di ricci che ha interessato sia la costa orientale che quella occidentale della Sardegna inizia a preoccupare anche i più esperti. Dalle prime segnalazioni dei pescatori nella zona del Sinis il fenomeno sembra essersi esteso anche a Tavolara, dove si registrano nuovi casi. E l'allarme delle relative aree marine protette arriva dritto al centro marino internazionale di Oristano, che si è attivato subito con i suoi ricercatori per raccogliere campioni e indagare sulle cause del fenomeno. "Nessun allarmismo, però - ha detto Massimo Marras, direttore dell'area marina protetta del Sinis - Noi abbiamo ricevuto solo due segnalazioni e abbiamo subito avvisato il centro marino per le analisi, che ha evidenziato che il quantitativo di ricci presumibilmente 'contaminato' non è in realtà così alto". La speranza, comunque, è che il fenomeno non si espanda ulteriormente: "Siamo cauti in questo momento - precisa Marras - e aspettiamo i risultati".