CAGLIARI. "Prima erano loro a chiamarci, da domenica invece sono spariti. Ci hanno detto che stanno lavorando e sono troppo impegnati". Sono le prime parole pronunciate al tavolo dei pastori riuniti oggi in assemblea a Tramatza per decidere se prorogare la tregua o far ripartire la protesta. Un attacco diretto ai politici (da Conte a Salvini) che, secondo i rappresentanti degli allevatori sardi, non avrebbero più risposto alle chiamate dopo le elezioni.
Parole che non sono piaciute al ministro dell'agricoltura Gian Marco Centinaio, che ha risposto così sui social: "Adesso basta stupidate. Il ministro Salvini ha aperto un tavolo di lavoro durato 7 ore al Viminale per parlare del problema del pecorino. Il sottoscritto è andato a Cagliari per un incontro durato 8 ore per parlare del problema del pecorino. E mi sento dire che la politica li ha abbandonati? Tutta la politica da destra a sinistra sta lavorando per loro".
https://t.co/rdepPfG7iw adesso BASTA STUPIDATE! Stiamo lavorando TUTTI per dare una soluzione ottimale alla questione. Il 7 marzo si riunisce nuovamente il tavolo di lavoro con i punti concordati anche da loro!
— Gian Marco Centinaio (@giamma71) 1 marzo 2019
Sulla trattativa nessun cambio di programma. I pastori proseguiranno con la tregua fino al 7 marzo, giorno del tavolo in Prefettura a Sassari. Niente protesta né altro latte sversato, quindi, fino al nuovo vertice tra le parti.