CAGLIARI. A provocare la morte di Doddore Meloni sarebbe stato uno scompenso cardiaco. Questo è quanto sembra emergere dalle cinque ore di autopsia effettuata questa mattina dal medico legale Roberto Demontis.
Meloni - gravemente debilitato da uno sciopero della fame e della sete portato avanti con ostinazione per oltre 60 giorni - sarebbe stato perfettamente vigile al momento dello scompenso che ne ha provocato la morte mercoledì mattina all’ospedale Santissima Trinità di Is Mirrionis, dove era ricoverato dallo scorso 29 giugno.
Come ha spiegato il pm Marco Cocco – titolare dell’inchiesta sulla morte del settantaquattrenne leader indipendentista - occorrerà adesso attendere altri 90 giorni per capire, attraverso i risultati degli esami istologici, se l’evento fosse prevedibile o meno.
Disposto nel frattempo il dissequestro della salma. Domani la camera ardente all'ospedale Santissima Trinità e domenica alle 17 il funerale nella cattedrale di San Pietro a Terralba, città natale di Meloni. A dare l'annuncio l'avvocato Cristina Puddu con un post pubblicato in serata sulla sua pagina Facebook.