CAGLIARI. Dal sequestro alla confisca. Dopo la lunga indagine che alla fine del 2017 aveva travolto l'impero del Bingo, il Tribunale di Cagliari ha accolto la proposta del Questore e ha emesso il provvedimento di confisca del patrimonio immobiliare e mobiliare di Fabio Serri e Roberta Lecca, la coppia di amministratori occulti delle società cagliaritane finite nella bufera lo scorso anno.
"Una vastissima attività illecita", l'hanno definita gli investigatori della divisione Anticrimine, "in cui l'appropriazione indebita dell'incasso era solo la punta dell'iceberg". A dicembre del 2017 il sequestro, che aveva lasciato decine di dipendenti senza un lavoro. Oggi un ulteriore provvedimento: sono state confiscate "le società e i beni aziendali e strumentali esercenti la sala Bingo di via Calamattia 12, nonché le sale gioco di via Amat e via Bacaredda, l’immobile del ristorante ‘La Tavernetta’ di Sarroch, una villetta a Capoterra in via Berlino 6, due immobili commerciali siti a Cagliari in via Calamattia 1 (dove era ubicato il bar Montecarlo, chiuso nel giugno scorso per fallimento), nonché un parcheggio sito in questa via Tuveri". Restituiti alla coppia invece altri 4 immobili, che erano stati sequestrati in via Puccini e risultati di provenienza lecita.
Il Tribunale ha disposto anche la confisca del "100% delle quote delle società, dei beni aziendali e strumentali, tra cui veicoli e immobili, nonché denaro contante e conti correnti attivi appartenenti alle società: ‘Sardinia Holidays srl’, ‘Montecarlo Gaming srl’, ‘Palace Games Spa’, ‘Centro Frutta Srl’, ‘La Comunicazione Srl,’ ‘L.ERRE Srl’, ‘Sottovento Srl’, ‘ILMA Srl’, ‘Sardinia Palace Srl’".
Dalle indagini, in cui sono state analizzate le dichiarazioni dei redditi e i bilanci societari, è emerso che "l’origine dell’ingente provvista di denaro investita per allestire la sala Bingo e acquisire la società concessionaria del gioco del Bingo era di entità sproporzionata ai redditi che nel 2004 - anno di apertura della sala bingo a Cagliari - erano i redditi dichiarati in relazione all’attività legalmente svolta dai predetti pregiudicati e dai loro prestanome". La coppia è stata inquadrata nella categoria dei "soggetti pericolosi destinatari della Misure di Prevenzione personali e Patrimoniali".