CAGLIARI. Centinaia di foto, per lo più rubate dai profili social di donne e ragazze, date in pasto ai voyeur, i cosiddetti "guardoni" del web. I commenti fioccano, tutti disgustosi. E tra le vittime ci sono anche tante ragazze sarde, ignare della presenza delle loro foto in costume nel forum. C'è un'intera sezione dedicata agli utenti di Cagliari nel sito denunciato alla polizia postale dall'associazione Insieme in rete, che da tempo si occupa di educazione civica digitale. La segnalazione è arrivata da un ragazzo che ha deciso di portare alla luce l'ormai consolidato sistema di "revenge porn" presente all'interno della piattaforma (italiana, ma con diverse sottocategorie tra cui quella sarda).
Le regole del sito, che si presenta più come un forum dal titolo esplicito, sono chiare: ci si iscrive con nomi utenti falsi, spesso legati a tematiche o preferenze sessuali, si pubblicano foto di ragazze e donne nude, ma anche di giovani in costume o immagini del loro viso (senza alcun consenso) e si commenta liberamente. E lì, nelle conversazioni, si supera ogni limite: frasi aberranti verso le donne e commenti di voyeur che spesso condividono anche foto private di esperienze sessuali avute con alcune ragazze. La sezione più inquietante, però, è quella dei "social": lì gli utenti pubblicano foto rubate dai profili Instagram di ragazze, lasciando visibili nomi, cognomi e città di provenienza. Quella dedicata alle ragazze sarde è invece bloccata, non si può accedere senza aver effettuato prima la registrazione nel portale, ma alcune foto sono già state rimosse.
A dare l'allarme in Sardegna è il rappresentante di Insieme in rete Fabio Piu: "C’erano centinaia di foto di ragazze, alcune modelle, tutte sarde. Alcune foto prese dai social network, quindi solo del viso o del corpo, senza il consenso delle ragazze, in altre erano invece nude. Insieme in rete invierà tutto alla polizia postale".