CAGLIARI. Si attendeva il nome del candidato di Forza Italia per le elezioni suppletive dalla riunione del comitato regionale del partito convocata nella sede di via Dante a Cagliari. Invece sembra emergere un ulteriore elemento di tensione nella coalizione di centrodestra: il partito coordinato da Ugo Cappellacci, che ha ricevuto il pieno mandate di gestore la questione, ha spedito un messaggio secondo il quale “nell’assetto finale delle liste per le regionali tutte le componenti riconducibili al movimento azzurro si concentrino sotto il simbolo di Forza Italia . E che, pertanto, al tavolo della coalizione siano escluse dall’apparentamento iniziative in contrasto con questo spirito”. Il riferimento alla lista 20Venti di Stefano Tunis sembra chiaro.
Eppure proprio Tunis sembrava tra i papabili per la corsa per il seggio alla Camera lasciato libero da Andrea Mura, cacciato dal Movimento 5 Stelle. Con lui in pista anche il consigliere regionale Edoardo Tocco. La condizione posta da Forza Italia per un via libera a Tunis sulle suppletive, quindi, sembra essere quella della rinuncia a presentarsi alle regionali con un suo simbolo. Ci sarebbero anche i Riformatori, che continuano a scalpitare per conquistare il seggio delle suppletive. C'è poi Fratelli d'Italia, con la leader Giorgia Meloni che vuole evitare la sfogliatura del carciofo: chiede, la Meloni, chiarezza sull'assetto della coalizione nel rispetto degli equilibri sovraregionali con Salvini e Berlusconi: in ballo, a questo livello, non ci sono solo le suppletive cagliaritane – che comunque rientrano nello scacchiere – ma anche le regionali in Abruzzo, dove Fratelli d'Italia dovrebbe esprimere il candidato presidente. Una tensione così alta che la Meloni non esclude di proporre un proprio nome per l'imminente e anomala tornata elettorale cagliaritana del 20 gennaio.
Chi ha già chiuso il cerchio è il centrosinistra: tutte le anime che sosterranno Massimo Zedda presidente della Regione hanno deciso di convergere su un volto noto della tv isolana: il candidato sarà il giornalista di Videolina Andrea Frailis. Già in lista, in passato, con i comunisti italiani e con una vecchia tessera dei Ds in tasca. Il segretario regionale del Pd Emanuele Cani ha anche annunciato il nome della lista che lo sosterrà: si chiamerà progressisti di Sardegna. Sparirà il simbolo del Pd?
I Cinque Stelle, invece, che dovrebbero essere l'esempio delle scelte che arrivano dal basso, aspettano che si pronunci il capo politico Luigi Di Maio: l'indicazione del nome da candidare alle suppletive non arriverà quindi, anche perché non c'è il tempo, dal voto degli attivisti sardi. Decide il capo bastone e tutti dovranno accettare. E se circolano i nomi dell'ex procuratore di Cagliari Mauro Mura e quello del docente di diritto amministrativo Andrea Pubusa, si fa spazio anche quello dell'assessore all'Urbanistica di Assemini Gianluca Mandas, arrivato terzo alle ultime regionarie che hanno incoronato Francesco Desogus a candidato governatore dei pentastellati.
C'è tempo fino a lunedì. Poi per la politica inizieranno le vacanze di Natale. Solo dopo Capodanno si capirà se queste suppletive di Cagliari verranno considerate un test in vista delle regionali oppure no. E, c'è da scommetterci, lo diventeranno, qualunque sia il risultato.