CAGLIARI. Spacciava in un palazzo di Sant'Elia aiutato anche da una vedetta che al grido di "sa giusta", avvisava acquirenti e venditore dell'arrivo della polizia. Uno stratagemma che gli consentiva di andare avanti con gli affari ma che è stato "aggirato" da due agenti che hanno fatto finta di lasciare l'edificio per poi rientrarci di nascosto. Così per Alessio Porceddu, 40 anni, di Cagliari, è scattato l'arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre l'amico V.G., 50enne di Cagliari, è stato denunciato per concorso nello stesso reato.
È successo stamattina quando due equipaggi della Squadra Volante hanno effettuato dei controlli in viale San Bartolomeo identificando diversi soggetti. Durante un controllo la loro attenzione è stata rivolta ad alcune persone che si dirigevano verso Sant’Elia, in particolare in un palazzo di via Schiavazzi al civico 6/D.
I poliziotti, consapevoli del fatto che i soggetti si stavano recando per acquistare lo stupefacente e che a protezione dello “spacciatore di turno” veniva sempre posizionata una persona nei piani alti con il compito di controllare e avvisare dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, hanno deciso di effettuare un controllo più accurato e di procedere cercando, ovviamente, di aggirare la sorveglianza.
Con uno stratagemma due poliziotti sono riusciti a raggiungere a piedi, senza essere notati, il palazzo per poi accedere all’interno dove hanno trovato diversi tossicodipendenti che alla vista degli agenti sono scappati.
I due poliziotti una volta completato un veloce controllo hanno finto di lasciare il palazzo ma hanno preso l’ascensore per raggiungere il piano più alto e attendere che le due autopattuglie, dopo essersi fatte ben notare in via Schiavazzi con ripetuti passaggi, si allontanassero dal quartiere. Poi hanno sostato ben nascosti nel pianerottolo, dove tra l’altro è stato rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 18 centimetri, notando che nel piano sottostante si era piazzato V.G., che alla vista delle auto della polizia urlava a gran voce “sa giusta” a tutti gli acquirenti in attesa del fornitore. Porceddu, che deteneva lo stupefacente, era stato notato poco prima allontanarsi velocemente per poi fare ritorno subito dopo, ma non si era reso conto che in realtà gli agenti erano saliti al piano superiore per sorprenderlo durante la fase della compravendita.
Perquisito, il 40enne è risultato in in possesso di una confezione di cellophane trasparente con all’interno 40 involucri trasparenti di cellophane di cui 82 contenenti sostanza in polvere di colore bianco (verosimilmente cocaina), 58 contenenti sostanza in polvere di colore beige (verosimilmente eroina) e un involucro contenente un frammento di sostanza solida marrone (verosimilmente hashish), per un peso complessivo di circa 20 grammi. A casa di Porceddu è stata poi trovata della sostanza presumibilmente usata per tagliare lo stupefacente e un bilancino di precisione. Così sono scattati arresto (per Porceddu) e denuncia (per la vedetta).
Lui spacciava e la vedetta urlava "sa giusta": in manette un 40enne di Cagliari
- Redazione
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