CAGLIARI. Ventidue postazioni a uso gratuito, spazi di due metri per due per ognuno: lontano, però, da ospedali, scuole, biblioteche e cimiteri e che non interferiscano con le attività commerciali intorno. Sono solo alcune regole per gli artisti di strada pensate dal Comune di Cagliari.
Ora musicisti, clown, giocolieri, ma anche attori, mimi o statue viventi sono circa 12 in città. Viste le troppe complicazioni del passato, molti hanno deciso di rinunciare. “È un’opportunità di lavoro, gli artisti di strada piacciono ai bambini ma anche agli adulti”, ha spiegato il sindaco Massimo Zedda, “ora sarà più semplice esercitare nelle strade cittadine”.
Il Comune ha pensato anche a chi svolge attività rumorose. È consentito l’utilizzo di piccoli impianti di amplificazione dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21 entro il limite dei 5 watt, fatta eccezione per quelle aree nelle quali è specificatamente interdetto l’uso. E per una giusta rotazione ogni singolo evento non potrà essere superiore alle due ore. In sostanza gli artisti, che hanno collaborato con il Comune per la realizzazione delle regole, si autogestiranno nell’uso degli spazi, senza alcuna prenotazione.
“In città ci sono tante zone pedonali”, ha detto l’assessore della cultura Paolo Frau, “per compiere quasi un percorso che da piazza Garibaldi attraversa il centro e arriva sino a Castello al Bastione, Porta Cristina. Ma è coinvolta anche Pirri con il parco della Vetreria”.
Artisti di strada a Cagliari, il Comune detta le regole (poi autogestione)
- Monica Magro
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