ROMA. Puntata della fiction Rai "Nero a metà". Il cadavere della vittima della puntata è sull'autobus scoperto, è una ragazza precipitata da una finestra. Angela Finocchiaro, che fa il medico legale, ha appena avuto il classico scambio polemico con lo "sbirro" Carlo Guerrieri, ossia Claudio Amendola, che indaga sul caso. Con lui c'è il giovane agente Cantabella, che deve tenerlo informato su movimenti nel commissariato e su quelli della figlia, che lavora con il medico legale.
"Cantabella, se scopro che mi stai tenendo nascosto qualcosa giuro che te faccio trasferì a Ovodda". Cantabella risponde "No, Ovodda no", secondo il vecchio e arcinoto "No, Babbagia no" di Abatantuono. E di nuovo, per l'ennesima volta, c'è questo sapore discriminatorio nei copioni delle produzioni cinematografiche di oltre Tirreno. Certo, Ovodda non è un luogo dove si vive male, se si tiene fede a un vecchio detto carnevalesco in rima.