CARBONIA. La discarica di Serra Scireddus a Carbonia non ha le autorizzazioni per ricevere rifiuti provenienti da fuori Sardegna: lo dice la Regione, assessorato all'Ambiente, in una lettera inviata all'Arpas di Carbonia nella quale si chiede di verificare tutti i recenti movimenti di tonnellate di fanghi conferiti dalla Navarra Spa, società con sede a Frosinone.
Il dirigente del settore, Daniele Manca, elenca i quantitativi di scarti conferiti: oltre cinquemila tonnellate arrivate via mare e destinate all'impianto gestito dalla Riverso Spa. E facendo riferimento a una delibera della Regione del 2012 spiega che in Sardegna non possono essere importati rifiuti. I documenti sono stati pubblicati dal leader di Unidos Mauro Pili, che adesso chiede "la chiusura della discarica in seguito a questi fatti gravissimi". Stando a quanto emerge però la delibera della giunta regionale di 6 anni fa è già stata impugnata da altre società, arrivate fino alla Cassazione: il blocco del mercato sarebbe stato giudicato illegittimo, tanto che non si tratterebbe dell'unico caso di importazione di scarti in Sardegna. Quindi questa potrebbe diventare una partita tra avvocati. E l'amministratore Raffaele Garau, nei giorni scorsi aveva assicurato: "Le importazioni sono regolari".
Restano per ora delle domande, che la Regione ha rivolto all'Arpas: "I conferimenti sono rispettosi dell'autorizzazione rilasciata alla discarica?". Dovranno rispondere i tecnici dell'agenzia regionale per la difesa dell'Ambiente.
Intanto da oltre Tirreno arrivano notizie che riguardano la Navarra, società che ha portato i rifiuti in Sardegna: per smaltimento illecito dei fanghi nel Lazio il titolare, Rosettano Navarra, è tra gli indagati di una maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma.
La Regione: "Vietato importare rifiuti", scoppia il caso dei fanghi laziali stoccati a Carbonia
- Redazione
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