CAGLIARI. "Nascere maschi in un sistema patriarcale e maschilista è un po' come essere figli maschi di un boss mafioso". Così Michela Murgia, con un duro post su Facebook, accende una forte polemica proprio a pochi giorni dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne. "Non sai nemmeno cosa sia la mafia - scrive la scrittrice sarda - ma da quel momento tutto quello che mangerai, berrai, vestirai verrà dall'attività mafiosa. È colpa tua se sei nato in casa di un mafioso? Ovviamente no. Però vivi lì e se hai occhi e orecchie da un certo punto in poi non potrai più dire: non sapevo con chi stavo vivendo". E poi continua: "Altri uccideranno, altri spacceranno e faranno prostituire, altri si comprometteranno. Tu continuerai a dire: "cosa c'entro io? Perché guardi me? Non ho mai ammazzato nessuno, mai nemmeno tirato di coca, figurati venderla". Nessuno è innocente se crede di dover rispondere solo di sè". Ma ai tanti utenti del web non è piaciuto il pensiero della Murgia: il suo post ha ricevuto più di mille commenti, la maggior parte insulti e pareri discordanti sulla questione. "Ti chiedo scusa se sono nato maschio, non è dipeso da me", ironizza qualcuno. E altri la chiamano "ridicola e pericolosa".
"I maschi sono come i figli di boss mafiosi": la Murgia scatena la polemica sul web
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