NUORO. Con 75 voti nella consultazione su Rousseau ha incassato la candidatura a consigliere regionale nel collegio di Nuoro. Ma adesso Riccadro Mureddu, attivista del Movimento 5 Stelle, potrebbe ripensarci e rinunciare alla possibilità di conquistare un seggio nel parlamento dei sardi. Troppa confusione sotto il cielo a Cinque Stelle in Sardegna, dove gli iscritti contestano la gestione del percorso che sta portando alla scelta del candidato governatore (qui la notizia). "Ho l’amaro in bocca e ieri mi è venuto meno quell’elemento indispensabile per intraprendere un percorso come la campagna elettorale, che è l’entusiasmo". Parole, le sue, che arrivano dopo la proclamazione dei cinque più votato dalla selezione online andata in scena ieri, che passano al secondo turno (qui la notizia).
Di seguito l'intervento integrale di Mureddu.
Mi sono avvicinato al progetto del M5S anni fa, attratto dall’invito che un semplice cittadino possa dare il suo contributo alla collettività. Ho investito parte del mio tempo, sottraendolo alla mia famiglia per una giusta causa, pensando di essere scusato per via del mio sostegno ad un modo rivoluzionario di mettersi a disposizione della politica fuori da certe logiche.
Vado fiero di tutte le iniziative nelle quali mi sono buttato a capo fitto, nelle quali ci ho messo l’anima. Qualsiasi cosa succeda, tengo stretti i rapporti che ho costruito con persone fighissime conosciute in questo contesto. Non cambio minimamente idea sul fatto che il M5S stia contribuendo a cambiare il paese, ne sul concetto che mi sono fatto di tante persone che oggi, tradite dalla vecchia classe politica, rivolgono verso il M5S stesso le proprie speranze.
Altrettanto credo che non si possa prescindere dall’intransigenza, che non si possa ignorare la propria coscienza per via di una candidatura, e che non si debba accettare di arretrare e abbassare gradualmente la testa, perché questo altro non sarebbe che l’anticamera della mutazione di un progetto nuovo verso un classico disegno partitocratico.
Dalla votazione delle Regionarie del M5S sono state escluse due persone, due persone splendide, una delle quali è il 2’ della prima votazione.
Luca, una persona che come impongono i principi fondanti del M5S si apre alla parola del suo prossimo e lo ascolta aldilà della sua estrazione sociale, anche con un semplice “cosa ne pensi?”
Ho l’amaro in bocca e ieri mi è venuto meno quell’elemento indispensabile per intraprendere un percorso come la campagna elettorale, che è l’entusiasmo.
Mi sento in parte responsabile del fatto che con queste parole lascio spaesate alcune persone, perché le ho coinvolte e con queste ho spesso affrontato discorsi e discussioni difendendo una linea politica.
Ma scrivo questo anche sperando che il gesto stesso possa servire a chi oggi, mentendo a se stesso, afferma che va tutto bene; leggendo queste righe magari sarà spinto a guardare sempre la Luna oltre la punta del naso.
Abbiate pazienza, la verità in tasca non ce l’ha nessuno, ognuno cerchi la propria e ci faccia i conti.
Nel frattempo io deciderò se proseguire o meno questo percorso, considerando soprattutto il parere di coloro che mi hanno votato, perché questo, prima di ogni altra cosa, rappresenta ciò che non posso ignorare... e magari anche la fonte per ritrovare l’entusiasmo!