CAGLIARI. Nascondeva droga e un piccolo arsenale personale Davide Sau, 33 anni, fratello dell'attaccante rossoblù Marco: la polizia ha fatto irruzione a casa sua e nel garage, in via Is Maglias 21, durante le indagini sul tentativo di rapina ai danni del ristoratore Alberto Melis che era stato progettato da Michele Pili, Mario Calledda e Angelo Pisano (qui la notizia). Gli agenti della squadra Volante hanno scoperto quello che considerano il covo della banda.
Il covo in via Is Maglias 21
C'erano una pistola Beretta calibro 7,65 matricola “B92346W”, con relativo caricatore rifornito di 8 proiettili dello stesso calibro - tutto rubato in una casa nel maggio del 2017-, una pistola Bruni modello 92 calibro 9. con la canna modificata, e relativo caricatore rifornito con 4 proiettili calibro 38; 37 cartucce calibro 7,65 e 52 cartucce calibro 9 x21 ed 8 calibro 380. E ancora: 5 buste in cellophane con tre chili di marijuana. E pure un chilo e mezzo di esplosivo Exem 100. C'era poi l'armamentario per il camuffamento: vari caschi da motociclista del tipo jet ed uno integrale guanti e fascette da elettricista, diverse targhe di veicoli, anche di motoveicoli della Polizia Municipale. C'era anche una statua del neolitico che raffigura la Dea Madre.
Una lunga serie di precedenti, per Davide Sau. Nei mesi scorsi era finito in manette perché ritenuto responsabile di una rapina ai danni di un anziano di Mamoiada. Poco tempo dopo erano di nuovo scattate le manette: nonostante fosse ai domiciliari Davide Sau era stato beccato a passeggio e, secondo gli inquirenti, stava pianificando un colpo.
Cagliari, un arsenale e droga nel covo del fratello di Sau in via Is Maglias
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