CAGLIARI. Trovano sempre più conferme le ipotesi avanzate a metà maggio su un avvio della stagione estiva col freno a mano tirato, in controtendenza rispetto al trend degli scorsi anni. Sulla Sardegna, dopo l'intensa ondata di maltempo della prima decade di maggio, non riescono ad instaurarsi condizioni di stabilità atmosferica durature su tutti i settori e lo abbiamo potuto constatare anche nella giornata di ieri che ha visto la formazione di temporali nelle zone interne della Barbagia, dell'Ogliastra, del Sarrabus e del basso Sulcis (qui con sconfinamenti fino al tratto costiero di Pula) con associate grandinate. Ma non è finita qui.

L'alta pressione delle Azzorre, ora garante di stabilità sui settori occidentali dell'Europa (Francia, penisola iberica e bacino occidentale del Mediterraneo) non riuscirà a spingersi più a est e a proteggere il Mare Nostrum per la discesa di nuovi impulsi di aria fresca dalla Scandinavia che, specialmente tra mercoledì e giovedì, saranno responsabili di un incremento dell'instabilità atmosferica con sviluppo di temporali nelle zone interne, anche di forte intensità. Disturbi temporaleschi che potrebbero poi replicarsi la prossima settimana per un nuovo impulso fresco proveniente dall'Europa nord orientale. Si prospetta dunque una seconda parte di giugno senza ondate di caldo e con termometri perfettamente in linea con le medie del periodo.