CAGLIARI. Oltre un milione di articoli contraffatti solo nel 2016 e circa 3 mila e 400 sequestri in Sardegna dal 2008 al 2016. Il fenomeno della contraffazione nell’Isola è in continuo aumento: a confermarlo sono i dati della Direzione generale lotta alla contraffazione del Mise-Ufficio italiani brevetti e marchi, rielaborati dall’ufficio studi Confcommercio, e Cagliari è la provincia che registra il maggior numero di sequestri in Sardegna, con 1.534 sequestri per un valore di oltre 27 milioni di euro.
Centinaia e centinaia di capi fasulli sono stati sequestrati negli scorsi mesi: dai 113 capi di abbigliamento, borse e accessori sequestrate dalla Guardia di Finanza in spiaggia a Chia la scorsa settimana, ai 192 capi di abbigliamento con marche fasulle sequestrati dalla Gdf di Cagliari lo scorso settembre, al carico di capi di abbigliamento contraffatti e alle oltre duemila etichette di note griffe sequestrate all'aeroporto di Elmas dall'Ufficio delle Dogane di Cagliari e dalle Fiamme gialle a fine agosto.
Un fenomeno che preoccupa anche Confcommercio Sardegna: il presidente Alberto Bertolotti a settembre aveva infatti proposto la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare il problema. “La Sardegna è un mare di prodotti contraffatti” - commenta Emanuele Garzia, consigliere di Confcommercio Sardegna - "Questi fenomeni si configurano ormai come un vero e proprio dramma sociale, con danni alla salute di chi li acquista e effetti deleteri su economia, lavoro e diritti sociali, per non parlare dell'identità sempre più aleatoria del prodotto made in Sardinia”.