CAGLIARI. La buona notizia arriva in extremis: la Giunta regionale ha trovato 30 dei 35 milioni di euro promessi ai pastori dopo l'ultima manifestazione. L'annuncio arriva da Villa Devoto, dove questa mattina si è svolto l'incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori al Bilancio e all'Agricoltura Raffaele Paci e Pier Luigi Caria, il presidente della commissione Agricoltura Luigi Lotto e i capigruppo e Pietro Cocco (Pd), Anna Maria Busia (Gruppo misto), Gianfranco Congiu (Partito dei Sardi), Eugenio Lai (Mpd - Art.1) e Antonio Gaia (Cps - Cristiano Popolari Socialisti).
L'ultimatum lanciato dai tremila allevatori lo scorso 2 agosto in occasione della grande marcia sul Consiglio regionale è stato dunque rispettato. Scongiurato dunque il rischio di nuove proteste: dopo aver sospeso il blitz nei porti e negli aeroporti dell'Isola lo scorso 13 agosto, i pastori si erano già detti pronti a invadere prima lo scalo di Olbia, lunedì 28 agosto, e poi ancora una volta le vie di Cagliari, nella prima settimana di settembre.
Insieme ai capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale, la Giunta è così riuscita a scovare tra le pieghe del bilancio le risorse da destinare al comparto ovicaprino per consentirne la ripresa dopo la crisi degli ultimi anni. Bisognerà ora attendere la prossima settimana per definire - tramite un disegno di legge che sarà presentato in Giunta - il percorso con cui rendere spendibili le risorse in maniera effettiva e con tempi rapidi. Dopo il passaggio in Giunta il testo passerà in Assemblea per l'approvazione definitiva.
Intanto però non si placano le polemiche tra Mps e Coldiretti, che conferma la manifestazione del 5 settembre., I vertici delle associazioni, Felice Floris (Mps) e Luca Saba (dg di Coldiretti) si scontrano in diretta ai microfoni di Youtg.
IL CONFRONTO TRA MPS E COLDIRETTI IN DIRETTA SU YOUTG.NET
Superato lo scoglio Mps, per l'esecutivo Pigliaru si presenta ora una nuova prova: quella di riuscire a fornire risposte certe ed esaustive a Coldiretti sugli interventi a sostegno dell'agricoltura entro martedì 5 settembre, data della manifestazione "non pacifica" indetta dai coltivatori diretti. Anche in questo caso, gli agricoltori sardi avevano sospeso la protesta di fine luglio al porto di Olbia in attesa di risposte - non è ancora arrivate, a detta dei rappresentanti regionali della confederazione - da una Giunta chiamata al difficile compito di dare ristoro a un comparto agricolo flagellato dalla siccità più grave mai registrata in Sardegna dal 1922.