CAGLIARI. Non è un nuovo partito e neppure una lista, ma un luogo di stimolo al dibattito politico culturale. L'associazione culturale "Sardos" si è presentata al debutto oggi in una conferenza stampa a Cagliari lanciando un messaggio di unità e condivisione per tutti i sardi. Il presidente Alberto Filippini, avvocato cagliaritano, e il vice Antonio Cardin, dirigente pubblico sassarese, hanno spiegato le ragioni e gli obiettivi della nascita di un sodalizio che si propone di lavorare per rafforzare un'area politico culturale fuori dagli schieramenti classici del centrodestra e del centrosinistra, ma inclusiva, aperta ai sardi di buona volontà senza pregiudizi e pregiudiziali.
La preoccupazione è quella di costruire un serio progetto economico per la Sardegna dei prossimi venti anni che porti tanto lavoro (buono e sostenibile), ma da attuare attraverso la discontinuità con la politica dell'ultimo ventennio. "E' una via nuova all'autodeterminazione per la Sardegna che parta soprattutto da una cultura della non dipendenza - ha detto il presidente del sodalizio Alberto Filippini - e che metta insieme tutte le risorse disponibili per i sardi di buona volontà.
Il primo passo saranno sette laboratori diffusi nell'isola per raccogliere proposte operative necessarie a "rianimare" il dibattito politico, mettendo assieme "partiti, associazioni, singoli che intendano creare un'alternativa politica per le elezioni regionali del 2019 fuori dai due poli italiani". I contributi dei laboratori servirano a creare piattaforme diffuse basate sulla condivisione e compartecipazione dei cittadini e dei territori. I laboratori individuati sono Turismo, Trasporti interni e continuita', agroindustria, Ambiente, Cultura-istruzione-lingua, Zootecnia e ricerca, Spopolamento e federalismo interno, Zona Franca e fiscalita' di vantaggio. I laboratori potrebbero anche essere più numerosi. Si punta ora ad ottenere adesioni e a organizzare l'associazione su base regionale. Le cariche dell'associazione sono provvisorie in attesa di una conferenza programmatica di esordio vera. Si potrà aderire via internet o contattando i soci fondatori.
Nei mesi scorsi l'associazione Sardos aveva gia organizzato una riuscita assemblea a Santa Cristina e presentato una proposta di legge regionale per l'insegnamento della storia sarda a scuola in un convegno a Laconi. Ora si punta a un confronto serio con la vasta area dell'astensionismo politico e all'area che non si riconosce nel bipolarismo.