Storie

Prima cameriere e portapizze, ora ricchi grazie ai Bitcoin: "Servono studio e analisi"

CAGLIARI. Soldi, molti soldi, sempre di più. Sono giovani, ventiquattrenni. Ma hanno già un capitale in mano che tradotto in euro vale più di 400mila per uno e circa 150mila per l’altro. Non arrivano da un’eredità o da una vincita al Superenalotto. La fortuna non esiste. La fonte sono gli investimenti sui dal Bitcoin.

Diego Deplano e Giuseppe Sanna (questi i loro nomi) sono investitori in criptoptvalute. Il primo è di Selargius, il secondo di Assemini. Nessuno sfarzo. Solo molta tenacia, ambizioni, studio e formazione per arrivare a raccontare cosa hanno fatto negli ultimi anni. Il loro percorso è simile, ma si sono conosciuti quando Deplano aveva già messo un piede nel mondo dei Bitcoin e Sanna invece si occupava ancora solo di marketing.

“Guardavo mio padre che è un poliziotto, lo stimavo, ma pensavo che non sarei voluto arrivare alla sua età con un mutuo ancora da estinguere”, spiega Deplano, che ricorda ancora come è iniziato tutto. Aveva appena 17 anni. “Non ho un diploma, non studiavo, non avevo un euro in tasca, mi chiedevo come potessi fare soldi per aiutare gli altri”.

La via d’uscita l’ha trovata e in parte percorsa. Da quel momento si è rimboccato le maniche ed è andato a fare il cameriere. Ha messo da parte tutto ciò che guadagnava e ha deciso di lasciare il lavoro e di mettersi a studiare, ma non per arrivare a un diploma. Per conoscere il Bitcoin, la moneta virtuale creata nel 2009.

“Studiavo dalle 6 del mattino fino a mezzanotte, il primo investimento è stato di 2mila euro. Alla fine del 2019 avevo oltre 80mila euro. In parte li ho utilizzati per estinguere il mutuo di mio padre, gli altri li ho subito investiti di nuovo, oggi conto oltre 400mila euro, tutti investiti”. Nessun grillo per la testa quindi. Nessuna auto nuova (Deplano gira con una usata da 4mila euro) e neanche una casa. Continua a vivere con il padre. “Prelevo giusto quello che mi può servire per vivere, al massimo mille euro, ma non mi interessano i beni materiali, voglio continuare a investire per arrivare a 56 milioni di euro a 35 anni così da comprare aziende, e quindi non lavorare per le aziende”.

Il percorso di Sanna è stato simile. Lui faceva il portapizze e riusciva a tirare su circa 500 euro al mese. Suo fratello ha sempre bazzicato nel mondo della finanza, e anche lui, come Deplano, ha cercato di mettere da parte un gruzzoletto per il primo investimento. al 2016 al 2018. Le poche uscite che si concedeva venivano sovvenzionate dai genitori, i soldi che guadagnava portando le pizze, li conservava, e studiava ingegneria (gli mancano due esami per conseguire la laurea). Solo alla fine del 2018 ha deciso di lasciare il suo lavoro. Ma il primo investimento è arrivato circa un anno dopo.

È partito con quasi la metà di tutti i soldi che aveva conservato: 10mila di 18mila euro guadagnati in tre anni. “Ero e sono molto umile, tanto che non sono interessato ad avere chissà quale macchina costosa o altro”, dice Sanna che apparentemente davvero non si distingue rispetto ai suoi coetanei. “Oggi il mio capitale ammonta a circa 150mila euro e gestisco circa 2mila persone attraverso il network, c’è chi guadagna più di me perché magari ha iniziato con un capitale più alto”. Anche lui è molto ambizioso: “Vorrei diventare il presidente della repubblica un domani e voglio dare lavoro e aiutare le persone, migliorando il mondo”. In parte l’ultimo progetto è già stato avviato perché i due ragazzi stanno creando una loro moneta, con lo scopo di salvare gli oceani dall’inquinamento della plastica. Ma attenzione, non è tutto così semplice come sembra. C’è una lunga, costante e costosa formazione dietro i due giovani genietti della finanza.

“Io ho speso circa 35mila euro nella formazione, quindi diffidate di chi vi propone online corsi da 500 o mille euro”, dice Deplano. “Io ne ho speso circa 20mila”, dice invece Sanna che a chi si vuole avvicinare al mondo degli investimenti in criptovalute vuole dire: “Non dovete essere scettici, seguite le persone giuste”.