CAGLIARI. È cominciata questa mattina in tutta la Sardegna la distribuzione da parte di Coldiretti e Campagna Amica di oltre 12mila kg di cibo e bevande 100 per cento made in Italy alle famiglie indigenti.
Si tratta di una iniziativa nazionale promossa da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese con la quale saranno donati (in tutte le Regioni italiane) oltre mezzo milione di kg di prodotti.
“Si tratta di un segnale di vicinanza e speranza del mondo dell’agroalimentare con prodotti di altissima qualità di origine italiana alle purtroppo tantissime famiglie e persone che vivono situazioni di crisi economica che come sappiamo sono cresciute con il Covid” sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.
“Una iniziativa – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - che vede mobilitata Coldiretti Sardegna e Campagna Amica con il sostegno dei responsabili ecclesiastici e la collaborazione della rete solidale nata all’interno dei mercati di Campagna Amica assieme alle parrocchie, associazioni caritatevoli e i servizi sociali di diverse amministrazioni comunali”.
I pacchi agroalimentari della solidarietà saranno donati a nuclei familiari in stato di bisogno. Ogni famiglia è destinataria di un pacco di oltre 50 kg con prodotti 100% Made in Italy – spiega Coldiretti – dalla pasta ai legumi, dalla passata di pomodoro al cotechino, dal prosciutto crudo alla farina, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, dal Provolone al latte UHT, dal panettone al pandoro, dall’olio extra vergine di oliva alla mortadella, dalla carne in scatola al mascarpone, dai biscotti per bambini agli omogeneizzati.
La consegna è cominciata questa mattina nei mercati di Campagna Amica. A Sassari, nel mercato dell’Emiciclo e il coperto di Luna e sole, con la collaborazione del responsabile ecclesiastico don Mario Tanca, sono stati consegnati alle famiglie indigenti attraverso la Congregazione Missionaria Figlie di Gesù Crocifisso e la Mensa Padre Vico di Tempio, la parrocchia San Michele Arcangelo di Olbia, la Consulta di volontariato di Porto Torres, l’Associazione volontaria e assistenza alle famiglie in difficoltà di Alghero, i Servizi sociali dei comuni di Sorso, Uri, Perfugas e Sassari, la Comunità S’Aspru di Padre Morittu, la Caritas Diocesana, le Figlie della carità, la Casa fraterna solidarietà e casa divina provvidenza di Sassari.
A Nuoro, nel mercato di Campagna Amica di piazza Vittorio Emanuele, coordinati dal responsabile ecclesiastico don Totoni Cossu alla Parrocchia dei Salesiani, alla Parrocchia Santa Maria Gabriella, la Curia Vescovile, la Parrocchia Sacro Cuore, la Comunità Approdi, la Casa di accoglienza San Giuseppe e altre parrocchie del territorio.
A Oristano nel mercato coperto di via degli Artigiani, attraverso il consigliere Ecclesiastico della Coldiretti don Fabio Marras, sono stati distribuiti nelle parrocchie del territorio.
Per il sud Sardegna si è cominciato questa mattina nel mercato di Campagna Amica di Pitz’e Serra di Quartu Sant’Elena con la collaborazione del responsabile ecclesiastico don Giuseppe Orrù alla Mensa del Viandante, alla Parrocchia di Settimo San Pietro, ai Padri Francescani di Sant’Isidoro di Quartucciu e si proseguirà nei prossimi giorni negli altri mercati di Campagna Amica con la collaborazione dei segretari Coldiretti presenti in tutto il territorio.
Dall’inizio della pandemia e di questa crisi senza precedenti sono oltre 6 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometro zero e di altissima qualità, distribuiti in tutta Italia dagli agricoltori di Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi. Un impegno reso possibile dalla grande partecipazione volontaria dei cittadini al programma della “Spesa sospesa” che si tiene settimanalmente in tutti i mercati di Campagna Amica.
Con il Covid, infatti, si è notevolmente allargata la fascia di popolazione con difficoltà economiche con un aumentato esponenziale dei bisogni e delle richieste soprattutto di beni alimentari ed una crescita del disagio sociale che ha coinvolto fasce prima estranee al fenomeno, ed in particolare piccoli commercianti e lavoratori autonomi.
In Sardegna ci sono circa 100mila famiglie che non possono permettersi una spesa mensile superiore a 1.000 euro. Nel 2020, secondo il report povertà della Caritas Sardegna, il numero delle persone che hanno bussato alle loro porte è cresciuto del 47% rispetto al 2019 (il 51% lo ha fatto per la prima volta nel 2020, oltre il 70% sono italiani).
- Redazione