CAGLIARI. "Ieri sera mi sono imbarcato per la Sardegna in compagnia di camion carichi di legna da ardere". Lo scrive sui social Luigi Torreggiani, perito agrario, laureato in Scienze Forestali e Ambientali che denuncia: "Sull'Isola si importa tantissima legna e si gestisce poco il bosco. Quando si è provato a farlo, con un'attenta pianificazione, è scoppiato un vero e proprio putiferio, mediatico, politico e pure giudiziario", scrive.
"Ogni estate la piaga degli incendi che sconvolge l'Isola e che brucia, lei sì, moltissimo legname locale, sarebbe almeno in parte attenuabile attraverso un'attenta selvicoltura, ma nella maggior parte dei casi si preferisce non agire.
Però la legna serve, è un combustibile rinnovabile ancora molto attuale, soprattutto nelle aree rurali, quelle che hanno il bosco dietro casa. Un combustibile che sostituisce il gasolio, il quale deriva dal petrolio, una fonte fossile.
Ma se il bosco non si gestisce... eccola qui la legna che scalda i Sardi".