CAGLIARI. Non è piaciuta nemmeno ai cacciatori l'ostentazione sui social di quelle decine e decine di colombacci abbattuti da un gruppo di doppiette di Villacidro e ripresi in un video. Il tema non è il rispetto o no delle quote previste dal calendario venatorio ("se ne occuperanno le autorità competenti"), ma secondo l'associazione nazionale Libera Caccia Sardegna "il polverone mediatico è riuscito a intorbidare l'immagine di tantissimi cacciatori che si pongono al servizio della comunità, consci che hanno il ruolo primario di tutelare l'ambiente e la fauna".
Con le loro prede, e le analisi che vengono effettuate, sostengono dall'associazione, i cacciatori contribuiscono al monitoraggio di peste suina e febbre del Nilo, tra le altre cose.
E "non possiamo che prendere le distanze dall'esibizionismo di chi trasmette solo un messaggio di morte".