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"Non sta bruciando la base, sono le fiamme dell'aurora": lo scatto del ricercatore sardo al Polo Sud

Concordia

POLO SUD. "No, la base non sta bruciando, le fiammate sono quelle dell'aurora". È uno scatto meraviglioso quello di Marco Buttu, ingegnere elettronico e ricercatore dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), da mesi al Polo Sud, nella stazione Concordia,  nell'ambito di una missione condotta con il   Programma nazionale di Ricerche in Anartide e  l'Institut polaire français Paul-Emile Victor (IPEV): si studiano le condizioni di vita dell'uomo in condizioni estreme, in vista di una esplorazione di Marte. 

Il ricercatore sardo ha il tempo di immortalare fenomeni naturali estremi e adesso inizia a contare i giorni:  "Siamo quasi a metà strada: mancano 5 mesi all'arrivo del primo aereo e quindi alla fine dell'isolamento, poco più di due mesi per rivedere il sole. A maggio la temperatura minima è stata di -77°C, -102°C di windchill (temperatura percepita). Per quanto riguarda la vita in base, procede nel migliore dei mondi".