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Matteo fa le foto, Silvia le colora e nasce “Kantharos”: la storia di due ex emigrati sardi

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GAVOI. Quando le fotografie diventano opere d’arte. Succede quando un fotografo e un’artista uniscono le loro forze dando vita a un progetto originale. Si chiama “Kantharos” ed è il risultato del lavoro di due ex emigrati che dopo anni all’estero sono tornati in Sardegna e si sono dovuti reinventare. Matteo Setzu fa le foto in bianco e nero e Silvia Gua le colora. La loro storia la racconta la pagina social “Sardegna”. 

“Loro sono Silvia e Matteo. Lei è di Gavoi, lui di Lunamatrona. Difficile trovare un lavoro. Silvia parte in Val D’Aosta, a fare le stagioni. Poi alle Canarie, ad organizzare escursioni in Quad. Matteo finisce in Andalusia a fare il bracciante agricolo e poi il giardiniere a Madrid. La crisi economica si fa sentire anche in Spagna. Matteo rientra in Sardegna nel 2010, Silvia nel 2017. Lui fotografa le feste tradizionali della Sardegna, lei dipinge”, si legge. 

“Si conoscono su Facebook, decidono di fare qualcosa di insolito: unire le loro qualità. Un po’ per sfida, un po’ per la voglia di andare oltre la crisi economica. Matteo sforna foto in bianco e nero, Silvia le colora. Opere d’arte. ‘Cerchiamo di offrire una visione diversa all’intorno che tutti conosciamo’. Hanno creato la pagina Kantharos, nome del recipiente etrusco più comune a Tharros e in Sardegna che veniva usato per il consumo di vino. ‘Ogni giorno lo riempiamo di immagini colorate della nostra terra e delle nostre tradizioni da consumare tutti assieme’”.

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