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Morta a Olbia, donati gli organi di una giovane donna: salveranno tre persone

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OLBIA. Una decisione capace di trasformare il momento di dolore più grande per una famiglia nella speranza di vita per altri: grazie alla scelta dei familiari di una giovane donna morta ieri all’ospedale di Olbia, altre tre persone potranno tornare alla vita. Viste le condizioni cliniche della donna nella mattinata di ieri è iniziata la fase di osservazione per verificarne lo stato di morte celebrale: l’accertamento della morte si basa sulla verifica, per almeno 6 ore consecutive, della contemporanea assenza dello stato di coscienza, di tutti i riflessi che coinvolgono l’encefalo, dell’attività respiratoria spontanea, dell’attività elettrica cerebrale. Solo in seguito al periodo di osservazione, terminato alle 17 di ieri, è stato possibile avviare le procedere per la donazione degli organi.

"Ai familiari", si legge nella nota dell'azienda, "va un sentito ringraziamento da parte di tutta l’Ats e l’Assl di Olbia". Nel cuore della notte", spiegano dal reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II di Olbia, "con una equipe proveniente dal Brotzu di Cagliari e un'altra da Le Molinette di Torino, abbiamo proceduto al prelievo degli organi che consentiranno di migliorare la vita di tre persone diverse. Non possiamo che ringraziare i familiari della donna che, nonostante il dolore, hanno acconsentito alla donazione degli organi. Ricordiamo infatti che per mezzo del progresso scientifico, la donazione e il trapianto rappresentano una concreta speranza di vita per molte persona malate, con una qualità di vita precaria. Un gesto di grande altruismo che non ha prezzo ed è in grado di migliorare la vita di molte persone”.