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Il giornale della Diocesi contro Poste: "Paghiamo 48mila euro l'anno per un recapito a singhiozzo"

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NUORO. "Noi paghiamo mille euro a settimana a Poste Italiane per ogni numero, ma la consegna agli abbonati avviene una volta al mese, spesso quattro numeri tutti insieme: un danno enorme". A denunciarlo è don Francesco Mariani direttore e amministratore del Settimanale L’Ortobene, che in un lungo scritto sul sito ufficiale del giornale della comunità diocesana di Nuoro, chiede l’apertura di un tavolo con il Prefetto, il sindaco di Nuoro e il commissario della provincia per risolvere il problema. 

"Per ogni numero del nostro giornale - racconta don Mariani - noi paghiamo settimanalmente, ed anticipatamente, a Poste Italiane mille euro e siamo considerati corrispondenza prioritaria. Nell’arco di un anno, stiamo parlando di 48 mila euro per avere un recapito a singhiozzo, inesistente, beffardo e del tutto iniquo. Ossia un furto. Per noi è un danno enorme: la consegna agli abbonati del nostro settimanale, spesso e volentieri, avviene una volta al mese, quattro numeri insieme. Al Covid ci stiamo abituando, alle emergenze climatiche pure, ma non è possibile che un servizio essenziale, come quello postale, vada per conto suo, ragioni ignorando gli utenti ed il motivo stesso per cui è nato ed esiste". 

"Abbiamo fatto tante battaglie per difendere i nostri diritti di cittadini, imprese, famiglie - continua il direttore de L'Ortobene - Poste Italiane, ben pagata, consegna la corrispondenza, nei piccoli paesi, una volta ogni tanto. A Nuoro, due volte la settimana, quando gli pare. I problemi della nostra città e del territorio non riguardano solo strade, fognature, sanità, urbanistica e lavoro. Riguardano anche altri servizi essenziali dei quali siamo privati. Si convocano tavoli di lavoro, conferenze di servizi. Si può chiedere di farne uno utile su questa emergenza diventata quotidiana? Ci hanno tolto tutto, ci lascino almeno un dignitoso servizio postale".