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Ziu Boricu, il quasi centenario che resiste: "Esco, devo coltivare la vigna: ho superato guerra e tbc"

Ziu-Boicu

ORTUERI. "Zio Boricu, che fai? Devi stare a casa", gli dice una giovane compaesana che lo vede camminare in strada. Lui, 97 anni, risponde: "Perché?". La risposta è ovvia: "Perché c'è un influenza brutta che sta uccidendo le persone". La replica è pronta: "E a me chi mi lavora il vigneto? Ho sentito del coronavirus. A me non mi ha ucciso la spagnola, la guerra, la tbc e nemmeno la fame: finirà, state tranquilli".

È successo a Ortueri, paese del Nuorese, poco più di mille abitanti. A pubblicare lo scambio una residente del paese. E la storia ha suscitato numerose reazioni. Molti hanno colto un messaggio di speranza, che arriva da chi ne ha viste e superate tante. Altrettanti hanno visto nel comportamento dell'anziano "zio" un atteggiamento irresponsabile. E a loro replica la ragazza che ha scattato la foto: "Il sindaco e tutta la sua squadra hanno immediatamente dato delle regole e fin dal primo giorno Ortueri ha risposto bene: non esce e non entra nessuno. Il pericolo non è un anziano quasi centenario che è cresciuto in mezzo alle guerre, che continua a vivere lavorando e mangiando le sue poche delizie del suo orto. Qualcuno glielo vuole impedire: così lo ammazza il governo. Loro hanno milioni seduti su una poltrona di velluto, mentre ci sono persone come ziu Boricu che vivono del loro orticello".

Il riferimento della donna è alla direttive che impedirebbe di coltivare orti e vigneti "non professionali", per la quale si attende ancora un'ordinanza esplicativa da parte della Regione.