PALAU. La caccia al "continentale" è feroce sui social: i numeri di coloro che dal nord Italia sono arrivati in Sardegna per cercare di sfuggire al contagio del coronavirus - oltre 13mila coloro che si sono autodenunciati, ma tra questi ci sono anche tanti residenti di rientro - hanno fatto scattare una forte richiesta di controlli. Tutti si devono mettere in quarantena per 14 giorni, come stabilito dall'ordinanza della Regione.
Così è bastato un video per scatenare una valanga di insulti. Si vede una donna con accento non sardo, in una spiaggia appartata di Palau (Cala di Trana) che dice: "Non si può andare al bar, al ristorante e nemmeno lavorare. Qui il virus non c'è. Siamo venuti qui a mangiare". Il web si è scatenato contro la "continentale" che non rispetta le ordinanze. Migliaia di condivisioni con una proporzione esponenziale di insulti. Ma quella donna in Sardegna ci abita da almeno cinque anni e ci conduce una nota attività. Certo, c'è da chiedersi se la sua passeggiata rientri in quelle ammesse dal decreto ministeriale che impone a tutti di stare a casa. Ma questa è un'altra storia.